
Dopo che il Premier Draghi ha reso noto l’elenco dei componenti la squadra di Governo, 15 ministri scelti fra i politici e 8 tecnici, si è fatto un gran parlare del “Manuale Cencelli”, espressione giornalistica con la quale si allude, più o meno ironicamente, all'assegnazione di ruoli politici e governativi ad esponenti di vari partiti in equa spartizione, proporzionale al loro peso. L’hanno evocato in ogni notiziario, in ogni servizio televisivo, in ogni articolo, per definire quello di Draghi come un Governo che non scontenta nessuno, dando ai vari partiti che lo sostengono il contentino di un Ministero, di un Sottosegrariato, etc.
In democrazia, salvo usare gli insulti e le volgarità, è lecito esprimere qualsiasi parere. Tutto può essere. Draghi, pur essendo uno degli italiani più famosi e apprezzati in ambito nazionale e internazionale, è pur sempre un essere umano e non necessariamente l’idolo che a tutti i costi i media si stanno affannando a creare. E’ una persona dotata non solo di grandissime indubitabili competenze specifiche ma forse anche di ambizioni personali, legittime, ci mancherebbe. Pertanto, il repulisti, la rivoluzione attesa e desiderata, nel governo, in realtà non c’è stata e il governo che è nato appare a molti come una decorosa applicazione del predetto Manuale, in modo da non scontentare nessuno, così da garantirsi la fiducia in Parlamento, nei prossimi giorni, per mandare avanti la Nazione ... e, per garantirsi, magari, più avanti, anche qualcosa di più, tipo la Presidenza della Repubblica. Tutto è possibile.
In ogni caso, questo neonato governo, più che dimostrare che alle lusinghe del potere forse non è insensibile neppure un idolo tecnocrate come Draghi, ahimè, dimostra che a comandare in Italia, sono sempre e comunque loro, i partiti. I partiti tradizionali, quelli che esecriamo per i loro difetti e quelli nuovi, quelli che si erano ritagliati un improbabile ruolo di “duri e puri”, agli antipodi della vecchia politica, come il Movimento 5 Stelle che, invece, si sta dimostrando, assolutamente allineato alla politica che diceva di voler sovvertire. Ora i partiti vecchi e nuovi sono tutti (quasi tutti…) insieme. Speriamo che questo stucchevole “volemose bene” apparente, dia comunque buoni frutti perché questa maggioranza dalle molte anime (alcune in aspro contrasto fra loro) dovrà sostenere il Premier Draghi nel difficile compito di portare fuori dalle secche la Nazione.
Augurare buon lavoro a Draghi è indispensabile, per fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica, sociale.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale
Da Premier a Presidente
A.D.Z.
La Verità negata
Massimo Nardi
A molti non dirà nulla la località di Bleiburg in Austria, al confine con la Slovenia, dove le truppe inglesi consegnarono ai comunisti di Tito, senza distinzione, soldati e civili, compresi i bambini. Nei boschi attorno a quell’area, stime attendibili parlano di 50.000 militari e 30.000 civili uccisi sommariamente.
Gli smemorati del Parlamento
Alberto Venturi
Ha davvero torto Alessandro Di Battista, il passionario 5 Stelle, contrario al Governo Draghi? Colpisce come l’arrivo di Draghi abbia consentito, senza colpo ferire e senza pagare pegno, piroette e dietrofront, accantonamento di veti incrociati e giuramenti di incompatibilità e, in due e due quattro, abbiamo assistito a totale cambiamento di vedute nei confronti dell’Europa.
Villa Menotti all’asta
Ugo Volpi
“I personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese, e con essi i luoghi che li hanno ospitati o visti nascere, meritano cura e rispetto. Se l’asta andrà deserta, l’edificio andrà con ogni probabilità incontro alla rovina. È fondamentale restituire questo luogo ai cittadini e alle giovani generazioni”.
Christopher Plummer, il sorriso dietro l’ambiguità
Francesco saverio Marzaduri
Omaggio al grande attore canadese, spentosi a novantun anni dopo una carriera lunghissima, quattordici lustri di successi, vincitore dell’Oscar come attore non protagonista per il film “Beginners”, versatile interprete nei ruoli positivi ed edificanti quanto in quelli cinici e ambigui.
Mal’aria: l’Europa finanzia l’Enea per un innovativo progetto di controllo urbano
Stefano Tenedini
La metodologia è stata messa a punto di recente dai ricercatori del Centro ENEA di Portici e dall’Università Federico II di Napoli nell’ambito del Progetto Air-Heritage, finanziato con 4,1 milioni attraverso il terzo bando europeo Urban Innovative Actions.
Una pittura femminile piccola piccola: Anna Campori Seghizzi e il suo tempo
Gianfranco Ferlisi
Alla Galleria Estense di Modena dal 15 febbraio una mostra dossier della nobildonna modenese protagonista di un genere che ha segnato l’Ottocento. Servizio fotografico di Corrado Corradi
Buona settimana e buona lettura del n. 737 – 431.