
Ben ritrovati, amici Lettori.
Con questo numero, BICE riprende le regolari pubblicazioni settimanali. Non sono pochi gli avvenimenti che hanno caratterizzato queste ultime settimane, in particolare, in questi ultimi giorni si è consumato il “dramma” della mozione di sfiducia che il Ministro dell’Interno Salvini ha presentato nei confronti del Presidente del Consiglio Conte, con le conseguenti dimissioni dello stesso e l’apertura, di fatto, della crisi di Governo.
Commentatori ben più autorevoli di chi vi scrive esaminano, in questo numero, da differenti angolazioni, l’accaduto, nella sua gravità e nelle possibili conseguenze, siano esse una nuova maggioranza, siano esse il rinvio alle urne del popolo, per nuove consultazioni elettorali.
Da cittadina, mi limito ad osservare lo spettacolo offerto dai nostri parlamentari, soprattutto nella drammatica seduta del 20 agosto, dopo il discorso del Premier, a difesa di sé stesso e del proprio operato, culminato in un durissimo “j'accuse” a Matteo Salvini, cui sono seguite le repliche di Salvini stesso e degli altri rappresentanti dei vari partiti.
A seconda dell’oratore, gli eletti dal popolo manifestavano il loro dissenso con urla, fischi e onomatopee da stadio … oppure, la loro approvazione entusiastica con incontenibile entusiasmo fino ad atteggiamenti riconducibili più ad assidui frequentatori di bettole, più a ebbre baccanti, che a senatori e senatrici della Repubblica.
Abbiamo dovuto accettare, nostro malgrado, non da oggi, da Destra e da Sinistra, il malgoverno, la corruzione, il disastro economico, l’improvvida gestione del denaro pubblico… A noi elettori, ripeto non da oggi, hanno tolto la fiducia nel genere umano, nel rispetto della verità, hanno annullato l’idea della politica come la più alta fra le attività umane, esercitata come servizio.
Hanno dato di sé stessi uno spettacolo inverecondo.
Lo spettacolo cui abbiamo assistito è la pornografia della politica usata per interesse personale, per godere di privilegi, per guadagnare il massimo col minimo sforzo; è la politica degli intrallazzi, è il premio ai fannulloni, è il grave torto fatto al merito, all’eccellenza, alla buona volontà, al senso del dovere.
Soprattutto è lo schiaffo dato ai problemi, alle difficoltà, ai disagi e ai bisogni di tutti coloro i quali, semplicemente, con la loro quotidianità, fatta di lavoro, di studio, di impegno, di sacrifici grandi e piccoli, di speranze, progetti e sogni, mandano comunque avanti la Nazione.
Siamo spettatori, molto paganti, ahimè, di uno spettacolo che non ci piace, ci avvilisce, ci delude.
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Come di consueto, qui di seguito presento brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto sono link che portano direttamente ai relativi pezzi. Questo per consentire anche a chi ha poco tempo, di poter sfogliare più facilmente il giornale.
Spettatori molto paganti
di A.D.Z.
In francese si dice nous sommes foutus
di Massimo Nardi
Tira un’aria brutta. PD e M5S preparano un “biscotto” molto amaro agli italiani. Altro che riduzione dei parlamentari, si sta buttando il seme di una nuova legge elettorale a scapito degli italiani.
Il progresso può uccidere anche te. Digli di andare piano!
di Alberto Venturi
Nel mondo di oggi il progresso ha fretta, perché deve incassare e generare profitti. Non c’è tempo per provare, per sperimentare, per testare e così stiamo leggendo della prima vittima delle sigarette elettroniche.
76ª Mostra del Cinema di Venezia
di Giuliana Pini. Servizio fotografico di Corrado Corradi
Grande attesa per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia , giunta alla settaseiesima edizione e che si preannuncia come una delle più ricche di stelle di prima grandezza del panorama nazionale e internazionale.
Perché la crisi
di Paolo Danieli
In questi giorni si decide se l’Italia si accuccerà definitivamente nella gabbia europea, oppure se si ri-posizionerà a livello internazionale.Per capirlo bisogna individuare la vera causa della crisi. Salvini non ha staccato la spina né per l’immigrazione, né per la sicurezza, né per il taglio dei parlamentari, né per i rapporti russi, né per la Tav.
Simboli religiosi, identità popolare e propaganda politica
di Diego Marchiori
Parte dell’elettorato cattolico si ritrova indispettito dalle continue esposizioni politiche di alcuni religiosi in materia di immigrazione. Un elettorato che è anche confuso da una Chiesa che ha creato continui strappi tra insegnamento dottrinale e prassi pastorale, e quindi è alla ricerca di un’identificazione forte per riscoprire l’appartenenza ad una storia e ad una fede ritenuta da molti sotto minaccia
La lezione del Giappone
di Eugenio Benetazzo
Sostituzione per migrazione ossia compensazione del deficit demografico mediante il ricorso ad espedienti che promuovano e favoriscano la migrazione di genti da paesi a surplus demografico in favore di quelli in deficit demografico.
Buona settimana e buona lettura del n. 665 - 354